La Casa del Podestà che ospita la Fondazione Ugo da Como è una della case museo italiane tra le meglio conservate e fu abitata sino al 1941 dal senatore bresciano Ugo Da Como che istituì l`omonima Fondazione dopo aver acquistato l`edificio, di origine quattrocentesca, nel 1906, commissionandone il restauro all`architetto Antonio Tagliaferri che la ridisegnò in forme neogotiche facendone il contenitore ideale entro cui poter raccogliere memorie legate al territorio lonatese e alla storia bresciana e creando al contempo un centro culturale che potesse sopravvivergli. I lavori, terminati nel 1909, riportarono l`antica dimora dei podestà veneti ad una condizione originaria. Le pareti esterne si arricchirono di suggestive decorazioni, di una grande quantità di stemmi nobiliari, bassorilievi in marmo e terracotta. Le vaste sale interne furono impreziosite da soffitti intagliati, monumentali camini e da alcuni affreschi posti su tela. La casa si completò con dipinti, mobili, sculture ed innumerevoli oggetti provenienti dai maggiori antiquari italiani. Il senatore non solo uomo politico, ma anche storico e studioso costituì a Lonato una Biblioteca ricchissima, di oltre 50.000 volumi tra cui rari esemplari del secolo XII, quattrocento incunaboli e manoscritti. Di notevole importanza si segnalano le lettere di Ugo Foscolo alla contessa Marzia Martinengo, scritte dal poeta durante il suo soggiorno bresciano. Tra le rarità della Biblioteca spicca la prima edizione (1807) dei Sepolcri con dedica autografa dell`autore alla nobildonna e l`edizione ottocentesca a stampa più piccola del mondo si tratta di una lettera di Galileo Galilei.