Il Castello di Bedizzole, risalente al IX-X secolo, fu costruito durante le invasioni barbariche per difendere la valle attraversata dal fiume Chiese. Situato su un'altura, il castello dominava il territorio circostante. Nel XI secolo vennero aggiunte torri laterali e un torrione di ingresso. La fortezza svolse una funzione difensiva fino al 1401, quando venne abbattuta da Galeazzo Visconti, signore di Milano, dopo una rivolta. Fu ricostruita dai Veneziani nel 1426. Nel 1483 nel contesto delle “Guerra di Ferrara o Guerra del Sale“, Bedizzole venne attaccata per tre giorni, ma senza esito, dalle truppe di Alfonso d’Aragona, figlio del re di Napoli. I danni arrecati al sistema difensivo del paese vennero assorbiti con un’opera di vasta ricostruzione nell’anno 1494. Nel 1495 iniziarono ulteriori lavori di fortificazione, tra cui il rafforzamento delle torri e dei fossati. Nel XVI secolo, con l'introduzione di nuove tecniche di assalto, il castello fu ulteriormente rinforzato.
Nel 1509, dopo la sconfitta dei Veneziani, il castello perse il suo ruolo difensivo. Venne utilizzato come "ricetto" per beni agricoli e rifugio durante attacchi militari. Nell’anno 1840 all’esterno della cintura fortificata fu costruita la nuova sede comunale. Il progetto dell’ingegnere Paolo Chiodi prevedeva la demolizione delle vecchie mura che circondano il castello fino all’altezza di 120 centimetri sopra il piano interno. Il progetto fu così stilato per poter limitare il più possibile l’esborso economico, ma anche per consentire una maggiore circolazione d’aria ed ottenere maggiore penetrazione della luce all’interno del castello. Nel 1844 poi, il fabbricato adiacente l’area libera fu adibito ad ospedale. Per favorire l’ingresso alla struttura sanitaria fu aperto un varco attraverso le cortine del lato ovest, a lato della torre, molti feriti della Battaglia di S.Martino e Solferino furono trasportati presso il Castello di Bedizzole.
Oggi, il castello conserva tre torri cilindriche, con recenti lavori di restauro e miglioramenti strutturali, come le aperture e le solette interne.