Ubicata nello stabile ex ospedale che dal 2007 ospita al piano terra la Biblioteca comunale, la Pinacoteca Pasinetti sviluppa il suo ordinamento in due parti. La prima presenta una selezione tematica dedicata al ritratto, al paesaggio e alla pittura sociale, nella seconda è messo in evidenza a scopo didattico il singolare rapporto tra bozzetto e opera finita. Pasinetti si distinse da subito come ritrattista della buona borghesia milanese, ma altrettanto intensa seppure meno nota fu la sua predilezione per il paesaggio, affrontato con “impressioni” pittoriche dipinte dal vero su tavolette di piccole dimensioni, tra Venezia, le valli alpine e i laghi lombardi. Sulla scia di artisti a lui contemporanei affronta inoltre senza esitazioni una produzione più impegnata, di denuncia sociale, dedicata in particolare alla condizione delle donne nelle campagne lombarde. La sua è una pittura dallo spiccato e vivace colorismo, con un gusto per la pennellata generosa alternata all’uso della spatola. Nel corso della propria carriera l’artista appare sensibile alle diverse correnti artistiche che incrociano la sua curiosità, dalla Scapigliatura al Simbolismo, dal Divisionismo a Novecento italiano. Anche l’utilizzo della fotografia attira gli interessi di Pasinetti al pari degli artisti più aggiornati della sua epoca. L’archivio della Pinacoteca, oltre a lettere e disegni, conserva un nucleo di scatti realizzati dal pittore per lo studio e la preparazione di numerosi soggetti.