Villa Boghi, oggi sede del comune di Limone, un tempo fu un'abitazione privata che deve il suo nome al proprietario, Antonio Boghi che acquisì l'immobile dal suocero all'inizio del Novecento. La villa, come la maggior parte dei palazzi signorili della zona, divenne sede degli uffici della Repubblica Sociale di Salò, e prima ancora ospitò il Comando Tedesco. La villa ad ogni modo, che fu costruita all'inizio del XX secolo su progetto dell`ingegnere Giovanni Bonaventura Gerardi, presenta una pianta a parallelepipedo, consta di più piani e di molteplici spaziosi locali. Esternamente vanta un piccolo portico su due livelli prospiciente l'ingresso e dotato di duplice balcone. Numerose sono le finestre che garantiscono un'illuminazione costante agli ambienti interni. Il valore della villa è sicuramente aumentato dalla particolare posizione di cui gode. Essa infatti è immersa in un meraviglioso giardino dotato di numerose specie vegetali; poco distante vi è poi la limonaia, preziosa testimonianza di una civilt à passata dedita alla coltivazione degli agrumi. Pur non essendo la più antica presente nel paese, la limonaia di villa Boghi, dotata di sette campate esposte verso sud, fornisce infatti un chiaro esempio di come venivano condotte le coltivazioni degli agrumi in questo particolare e suggestivo scorcio di lago. Il parco che circonda la villa inoltre ospita, a nord, il busto di San Daniele Comboni, a cui Limone ha dato i natali (credits Arianna Florioli).