aCCENNI BOTANICI
Il limone, originario dell'Asia, fu introdotto in Italia dagli arabi attraverso i commerci con Venezia, lasciando un'impronta duratura sulla cultura locale. Nel territorio del Garda, si coltiva la varietà autoctona chiamata "Madernina", caratterizzata da frutti tondeggianti, succosi e profumati con una sottile buccia ideale per le ricette gustose.
Gli alberi di limoni coltivati erano sostenuti da una struttura in legno chiamata "Castèl" per mantenerli eretti e proteggere i rami carichi di frutta durante la raccolta. Grazie alle competenze dei giardinieri specializzati, il territorio del Garda raggiunse una notevole produzione di circa 12 milioni di frutti all'anno, con le piante che fruttificavano 4-6 volte l'anno.
La varietà "Madernina" era molto apprezzata sul mercato per il suo succo dal sapore dolce anziché acido come quello dei limoni di Amalfi. Tuttavia, dopo l'unificazione italiana e l'eliminazione dei dazi doganali, i limoni di Amalfi e Liguria diventarono più competitivi a causa dei costi di produzione inferiori.
Le Limonaie del Garda richiedevano notevoli sforzi di gestione, con il montaggio e lo smontaggio delle coperture in legno e vetro ogni anno. Questo comportava un prezzo più alto per i frutti, ma garantiva una protezione invernale necessaria. Gli attrezzi specializzati vennero creati per soddisfare le esigenze dei giardinieri.
Tuttavia, dopo il 1850, una malattia chiamata "gommosi" colpì le piante di limone, causando la fine dell'era d'oro dei limoni del Garda. Nonostante ciò, alcuni proprietari di Limonaie hanno lavorato per restaurare e preservare questo prezioso patrimonio storico del territorio gardesano.