Attorno al 1100 venne demolita l'antica cappella alto-medievale e fu eretto un fabbricato dedicato a S. Maria, di cui oggi restano il campanile e vari muri della canonica. Verso il 1570 l'edificio venne sostituito con uno nuovo, dedicato a S. Giovanni Battista, la cui pianta rispecchia l'attuale, con l'esclusione degli ultimi 2 altari, datati 1642. Di particolare pregio sono le opere lignee del Lucchini (presbiterio, organo, confessionali, sacrestie), l'altare maggiore intarsiato da Domenico Corbarelli, le tele di Francesco Barbieri detto "lo Sfrisato", di Giovanbattista Aurera e di Simone Brentana. All'inizio della quaresima si può ammirare la "macchina" del triduo: splendido apparato ligneo della seconda metà del 700, che porta 365 candele, accese durante 3 giorni di preghiera.