Questa chiesa è una delle prime della valle per quanto indicato nella bolla del 1186 di papa Urbano III. L’intitolazione è al vescovo di Trento che, secondo la tradizione, ha evangelizzato la Val Vestino.
Il 26 giugno di ogni anno vi si celebra una particolare cerimonia in ricordo della peste del 1750 e si festeggia il santo patrono: l’ossario dedicato alle vittime dell’epidemia, che si trova sotto il pavimento, viene benedetto e poi viene distribuito un quintale di pane benedetto a tutti coloro che hanno partecipato alla funzione. La sua funzione è quella di essere consumato durante l’anno come forma di protezione dalle malattie.