Dedicata alla memoria di San Martino, l'attuale parrocchiale di Gargnano venne progettata nel XIX secolo e portata a termine nel 1837 da Rodolfo Vantini, celebre architetto bresciano che decise di continuare quell'adesione verso un gusto neoclassico che aveva già contraddistinto molte delle sue opere. In precedenza sorgeva probabilmente un edificio di culto romano sul quale venne poi eretta la primitiva chiesa risalente all`XI secolo d.c.. Esternamente la chiesa presenta una giustapposizione di più corpi di fabbrica; il pronao monumentale ed aggettante, costituito da una serie di colonne dai capitelli compositi che reggono una trabeazione ed il frontone, ricalca le forme di un tempio classico. Dietro ad esso poi, la facciata, bianca e rosa, è completata da un'ulteriore struttura soprastante anch'essa dotata di cornice e timpano e da spazi rientranti. Completa la visione d`insieme il campanile, bianco e riccamente lavorato costruito nel 1722. In precedenza la chiesa si presentava suddivisa in tre navate e otto altari, mentre adesso è ad aula unica e gli altari sono stati ridotti a cinque. Nonostante questo, la chiesa ha mantenuto le sue abbondanti dimensioni, avendo un'estensione di circa settanta metri di lunghezza per venti di larghezza. Ad aumentare il valore storico-artistico di questo edificio contribuiscono poi, anche le opere pittoriche di notevole pregio contenute in esso; ne sono esempio le tele del Bertanza, del Celesti, del Cignaroli, nonché una tela raffigurante l'Ultima Cena attribuita alla scuola del Veronese e numerose opere di scuola lombarda. (credits Arianna Florioli)